Buonasera,sono Diablo II,e mi chiamo Maurizio.Ho 23 anni e scrivo da Bari
Ultimamente sto loggando per il torneo pvp ogni giovedì sera,e apparte quello non loggo mai,in più ci hanno chiuso la gilda BsK,da allora non ho piu voglia neanche di loggare.Vorrei trovare un gruppo con il quale parlare,chiacchierare e magari giocare.Premetto che non ho voglia di giocare,fare pvp,fare pvm,ma solo quando loggo di farmi una chiacchierata con i compagni di gilda,quindi per il momento voglio solo entrare in gilda per avere un gruppo.Magari col tempo,se la mia gildatura verrà accettata potreste farmi venir la voglia di giocare
Ovviamente se c'è bisogno d'aiuto non lo nego,posso loggare e aiutare
I pg che possiedo sono molti,tutti sgildati,ma dal momento che non gioco e loggo solo col pp,il war e il crafter elenco solo questi per la gildatura:
Diablo II
Araushnee
Sunshine
Background di Sunshine :
Una goccia scivolò dall'aculeo di un'argentea stalattite; fresca cascò sul lucido e calvo capo capitatovi al di sotto.
Fra un colpo di piccone e l'altro, Sunshine tirò un sospiro; il sudore gli grondava dalle tempie, il fiato era pesante e cadenzato.
Un uomo oltre i Quaranta, non portati benissimo per via della sua calvizie; pelle bruna ed occhi spiritati; la fatica di un'intera vita aveva lasciato visibili segni sul volto e sulle mani,coperte di calli e microtagli.
Seppur faticoso, amava il suo mestiere di artigiano, quello appreso dal padre sin da giovanissimo, quando trotterellava fra i banchi della bottega dove apprese il dettame del lavoro che nobilita l'uomo.
Potrebbe dirsi un lupo solitario, un uomo piuttosto introverso; seppur un tipo apposto, il suo cupo broncio lo faceva apparire un burbero, cosa che non attirava di certo gli sguardi di belle pulzelle.
Viveva fra le rocce della miniera di Minoc e la polvere della bottega che'l babbo gli aveva lasciato; adorava l'odore del truciolato; e la Birra. Già, cultore della cervogia, il nettare degli antichi; se ne concedeva un po' ad ogni fine giornata, vagando fra le locande di Sosaria.
Si guardò attorno , s'era fatto finalmente buio; ed era rimasto solo, come al solito. Posò il suo piccone, dal taschino tirò fuori il suo solito fazzoletto bianco e vi si asciugò la fronte; poi fu deciso che aveva faticato abbastanza per quel giorno.
La prima locanda in cui incappò fu quella giusta per trovare refrigerio e sollievo dal lavoro.
"Una birra!" ordinò all'oste, con tono quasi scontato; si accomodò allo sgabello più vicino, con un fremito di sollievo.
E mentre gustava quell'elisir si sentì bussare sulla spalla destra.
Si voltò, ma non vide nessuno; poi si voltò dall'altro lato:
una voce roca domandò "Mi perdoni, è suo questo.. ?" porgendogli un fazzoletto bianco.
Sunshine annuì, un po' stranito; di rado qualcuno gli rivolgeva la parola e per di più con cotanta gentilezza.
Vedendolo così incerto, lo sconosciuto si piazzò sullo sgabello di fianco: "Mescitore, una birra per me ed una per il mio compare quì di fianco. Sul mio conto, prego..."
Voltandosi, poi "Bors, tanto piacere..."
L'artigiano farfugliò, alla fine riuscì ad emettere un confuso "Piacere mio, Sunshine..."
E per tutta risposta, Bors "oh... Caspita! Per Sosaria non corrono le migliori voci sul tuo conto, o sulla tua affidabilità. Ma ho sentito parlar bene di te da alcuni della mia grande famiglia..."
I due continuarono a chiacchierare e a mandare giù birra, finchè un singhiozzante Bors, paonazzo in viso e tutto sudato.. "Bene.. Hic! Credo sia ora Hic! di tornare a casa... Perchè non passi dalla sede una volta? Hic! Sai dove trovarmi"
Vacillante usciva dalla locanda...
Sunshine non ebbe la forza di dargli risposta, Bors probabilmente non avrebbe sentito;
Ma sapeva che era un'occasione da non lasciar correre... Finalmente qualcuno era andato oltre l'apparenza.
